Bagnoli Irpino è un comune
in provincia di Avellino.
Il comune fa parte della regione storica Irpinia, nasce a
ridosso dei Monti Picentini nel IX secolo sotto il dominio dei Longobardi. Oggi
è conosciuto per la produzione del Tartufo Nero di Bagnoli Irpino e di prodotti caseari.
Il “Tuber mesentericum” Vitt. (Tartufo nero ordinario, o
tartufo nero di Bagnoli ). Il T. mesentericum è presente sui Monti Picentini.
E’ un tartufo dall’ odore penetrante; il suo nome scientifico deriva
etimologicamente dal greco “Mesenterion”( mesenterio), membrana che avvolge
l’intestino tenue che all’altezza dell’ombelico presenta la caratteristica
invaginazione; il peridio del tartufo ha l’analogo infossamento nella sua parte
più pianeggiante.La raccolta dei tuberi viene fatta in autunno-inverno fino a
primavera.Il corpo riproduttivo è irregolarmente rotondeggiante, di
solito della grandezza di un uovo o poco più. Ha scorza bruno-nerastra con
verruche piramidali non molto grandi, screpolate e poco rilevate.
La polpa
(gleba) varia dall'ocra al bruno e al grigio ed è marmorizzata da venature
bianche. Allo stato maturo emana un odore forte, caratteristico, di alcool
iodato, inebriante e stimolante allo stesso tempo. Il sapore è squisito,
gradevole, morbidamente amaro, molto appetitoso; per assaporare il suo aroma
andrebbe consumato crudo, a fettine sottilissime, sparse su mille pietanze, al
sapore delle quali si amalgama, conferendo all'insieme un gusto nuovo ed
inimitabile.
Ottimo commestibile, ricercato da buongustai e da tutti i
poeti della gastronomia, oltre per la sua prelibatezza, va sempre più
incontrando i favori di un pubblico vasto e composito anche per le sue
quotazioni più accessibili.
La pulitura si effettua immergendo prima i tartufi in acqua
tiepida per alcuni minuti e poi spazzolandoli in acqua corrente con uno
spazzolino morbido.
Altro metodo è la pelatura che consiste nell'asportare la
parte esterna con un coltellino con la lama sottile ed affilata; il metodo
consente di pulire interamente il tartufo dal terriccio, però si perde un pò
del prezioso tubero, e se non si è esperti lo sfrido può anche essere notevole.
La produzione di Tuber mesentericum, stimata qualche anno fa
dal nostro Comune di Bagnoli, si aggira intorno ai 15.000 kg a stagione.
L’ultimo fine settimana di ottobre, si rinnova il
tradizionale appuntamento autunnale della Sagra
del Tartufo, e Mostra mercato del Tartufo Nero di Bagnoli.
Il visitatore troverà tartufi e castagne, proposti nei modi
più svariati, e poi funghi porcini, pasta fatta in casa, salumi, il pecorino di
Bagnoli, la ricotta di pecora tanti rinomata, latticini e mozzarelle genuine.
Piatti unici nel loro genere, piatti difficili da trovare in altri luoghi e che
racchiudono tutta l’antica tradizione Irpina. Il “migliatiello, l’uscieddu, la
conza, la minestra maritata, la trippa”, i numerosi piatti a base di tartufo,
aspettano soltanto di essere scoperti ed apprezzati.
Nessun commento:
Posta un commento