Laceno è una frazione di Bagnoli Irpino, in provincia di Avellino, in Campania. Il Laceno (detto anche Piano Laceno) è sito su un altopiano a circa 1050 metri sul livello del mare. L'abitato della frazione, composto prevalentemente da alberghi, ristoranti, ville e residences, sorge attorno al lago omonimo. È circondato da un'area boschiva prevalentemente di conifere, betulacee e fagacee. La località è attorniata da varie cime: la più alta è il Monte Cervialto con 1810 m di altezza, seguono il Monte Rajamagra con 1667 m, il Monte Cervarolo 1558 m e Montagna Grande con 1509 m.
Il Lago Laceno, alimentato dal torrente Tronola, sorge all'inizio del pianoro e si spande attorno all'abitato. In principio la zona era paludosa, poi nei secoli scorsi lo stesso comune si mobilitò per rendere coltivabile il terreno, bonificando il territorio e canalizzando le acque fino a farle defluire nella posizione odierna del lago. Nel 1955, il comune di Bagnoli Irpino diede in concessione alcuni terreni a prezzi simbolici, per la costruzione di edifici di villeggiatura residenziali, si costruirono le prime ville e alberghi, poi nel 1972 furono installati i primi impianti di risalita, e l’introduzione anche di seggiovie panoramiche.
Così Laceno diventò oltre che meta estiva, anche nota stazione sciistica invernale.
Così il Laceno comincia a vivere pian piano il suo turismo, arrivando ad incrementare le presenze in maniera crescente di anno in anno.
Il Laceno è una area recettiva al turismo, quello sciistico, naturalista, rifugi, mostra e sagra del tartufo, visita al Vecchio Ostello sul Lago e La Cappella di Santa Nesta.
Turismo sciistico… è quello invernale, con la stagione che varia a seconda della temperatura da Dicembre a Marzo (con picchi di tutto esaurito nelle festività natalizie, pasquali e ferragosto. Favorito dagli impianti di risalita, con seggiovie, sciovie e campi scuola. La seggiovia parte dalla base (Stazione Laceno) posizionata a 1109m per arrivare a circa 1650m (Stazione Raiamagra), attraverso un interscambio a quota 1400m circa (Stazione Settevalli). Gli sport invernali praticabili sono vari: Sci da discesa e fondo, Snowboard, Snowtubing, Half-pipe, Sky-Cross, Sky-Fox. Gli impianti sono quattro in totale ed altre attrezzature di moderna fattura. Le piste in funzione sono in totale 11 per un totale di 16 km di piste, tra cui la pista denominata nordica che offre il panorama totale sul golfo di Salerno.
Turismo Naturalista… o il il turismo ecologico. L'escursionismo è ben accolto e la presenza di sentieri, di binocoli per il Bird-Watching, invoglia i turisti ad affollare la zona anche nel periodo estivo. I sentieri sono vari e classificati in base alla difficoltà dal Club Alpino Italiano. Altro punto d'interesse sono le Grotte del Caliendo , anche se poco note. Sono per lo più strutture di relax in tipico stile montano.
Mostra e Sagra del Tartufo…Ogni anno nel centro storico di Bagnoli Irpino, comune di appartenenza della località, si svolge la Mostra Mercato del Tartufo Nero e dei Prodotti Tipici, Sagra della Castagna . Tale mostra è uno degli eventi più importanti della Campania, dura da 33 anni e la sua ultima edizione ha contato più di 150.000 presenze. L'evento vanta alcuni record, come il dolce di castagna più grande del mondo (circa 21 metri) e il tartufo più grande del 2010 (circa 450 grammi).
Il Vecchio Ostello sul Lago e La Cappella di Santa Nesta…Il vecchio ostello sul lago è una locanda costruita ad inizio '900, oggi dismessa e in stato di abbandono.
La cappella di Santa Nesta, è una piccola cappella fondata nell'800 dagli abitanti di Bagnoli Irpino.
La storia comincia intorno al 1126 - 1127 quando San Guglielmo da Vercelli e San Giovanni da Matera sostarono al di sotto della piccola collina dove oggi sorge l'Hostel. Nel 1241 a loro apparve il SS Salvatore che disse a San Guglielmo che non era quello il posto in cui avrebbe dovuto finire la missione, pronunciando le parole "Ne Stes In Loco Isto" ("Non stare qui"). Da questa frase il nome Nesta, santa a cui verrà dedicata la chiesetta costruita ad opera dei bagnolesi sulla collinetta. L’Apparizione del Salvatore, è ricordata anche con la ceramica su dodici mattonelle incastrate nel muro sopra l’altare della Cappella, nel quale era stata riprodotta anche la frase rivolta ai due Santi eremiti.
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