Il Triggio (dal latino trivium) è il quartiere compreso tra le mura longobarde di via Torre della Catena (che si aprono in Port'Arsa), Piazza Cardinale Pacca (o Piazza Santa Maria) e il Duomo. Era il cuore della cosiddetta città nuova longobarda.
La zona tradizionalmente era piuttosto malsana (secondo un vecchio detto Chi passa p' 'u Triggio e nunn è criticato, è triggiaiole o stanno 'ncarcerate o stanno malate). Un massiccio risanamento di buona parte del rione si ebbe nel 1888-1889 ad opera del sindaco Giovanni Bosco Lucarelli, al quale fu intitolata anche una strada del rione.
Il Triggio conserva buona parte della sua topografia medievale, fatta di stretti vicoli intricati sui quali si affacciano vecchi edifici. Dal duomo si accede al quartiere tramite l'arco del Sacramento, massiccia porta in mattoni dell'epoca post-traianea, affiancata da un'area archeologica in via di sistemazione. Da qui, sulla destra, parte via San Filippo, che conduce alle spalle di piazza Santa Maria; tra i vicoli si trova la casa di San Gennaro, mentre in fondo alla via è la chiesa barocca di San Filippo con il suo convento.
Via Carlo Torre, invece, discende fino all'omonimo largo, posto sulla strada principale del rione.
Questa, proseguendo a sinistra, conduce ai vicoli più suggestivi del rione: via Angelo Catone e la Calata Olivella, che riporta dietro al palazzo arcivescovile. Sono vicoli entrambi molto stretti, delimitati da antichi muri e case. Ad est rimangono pochissimi resti della longobarda chiesa di San Modesto, distrutta dal conflitto mondiale.
Verso destra invece, oltre la Facoltà di Scienze dell'università, si trova la piazza Caio Ponzio Telesino, dove si affaccia il Teatro romano, con la chiesa di Santa Maria della Verità costruita sulle sue rovine. La piazza, appena ripavimentata, comunica con via Torre della Catena tramite un ampio varco nelle mura.
Al nord del Teatro Romano è precisamente fra Piazza Manfredi Di Svevia e via Degli Orti, si trova un piazzetta, realizzata dall'amministrazione comunale è terminata l'11 giugno del 2010, chiamata "Largo Manfredi di Svevia".
La realizzazione della piazzetta, riqualifica un'area di notevole interesse storico, che era abbandonata da molti anni.
Oltre, la strada conduce verso Port'Arsa: questa zona presenta costruzioni recenti e vaste aree non edificate.
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