La Certosa di San Martino è tra i maggiori complessi monumentali di Napoli; costituisce, in assoluto, uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca. Essa è situata sulla collina del Vomero, accanto a Castel Sant'Elmo. Nel dicembre 2010 il decreto n. 851 del Ministero per i Beni Culturali emesso su proposta della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Napoli e provincia, ha dichiarato la collina su cui sorge la certosa “monumento nazionale”.
La certosa fu fondata nel 1325 da Carlo duca di Calabria, che la volle in una posizione dominante sulla città, accanto al castello di Belforte (Castel S.Elmo). La prima soluzione era una grandiosa costruzione gotica di cui rimangono oggi pochi elementi (tra cui alcune aperture con archetti in stile catalano), a causa della radicale ristrutturazione in stile barocco del Seicento, cui parteciparono tutti i grandi artisti napoletani del tempo, sotto la direzione di Cosimo Fanzago.
Sul piazzale c'è la chiesa delle donne opera del Dosio, e ornata da stucchi nel XVII secolo. A destra è l'ingresso, nell'androne è situato uno stemma angioino. Dall'ingresso si accede al cortile d'onore realizzato sempre dal Dosio. La chiesa, a navata unica con sei cappelle, presenta un alto livello di decorazione, pavimento marmoreo della navata è di marmi intarsiati. Ai lati del portale d'ingresso ci sono due statue del medesimo Fanzago, e la volta è arricchita da un ciclo pittorico.
Le cappelle di destra sono: di Sant'Ugo, del Battista, di San Martino.
Le cappelle di sinistra sono: di San Gennaro, di San Bruno, dell’Assunta.
Nella Sala Capitolare sono presenti affreschi, arazzi, affreschi su teli…
All'interno della certosa è situato il Museo di San Martino, dove sono conservate diverse opere che vanno dalla Napoli Borbonica fino al periodo postunitario.
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