L' Isolotto di San Martino è una piccolissima isola di 1600 metri quadrati, situata nel comune di Monte di Procida (suo territorio rappresenta la parte più estrema della penisola flegrea, un promontorio dei Campi Flegrei prospiciente l'isola di Procida) da cui è separata da uno stretto tratto di mare detto canale di Procida, a cui si accede attraverso uno stretto tunnel ed un pontile. L'accesso è a pagamento. Probabilmente in passato l'isolotto era collegato a Monte di Procida costituendo un promontorio, che nel 1488 si staccò a causa di qualche evento geologico non determinato con precisione.
L'isolotto è costituito da un materiale tipico dei Campi Flegrei(sono una vasta area di origine vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli; la parola "flegrei" deriva dal greco flègo che significa "brucio", "ardo")la pozzolana(è il termine merceologico con cui viene indicata una piroclastite sciolta, a granulometria variabile dal limo alla sabbia, con inclusi ghiaiosi costituiti in prevalenza da pomici e in subordine da scorie vulcaniche utilizzata prevalentemente nell'industria edile) la cui estrazione ne ha causato una riduzione dell'altezza di 16 metri.
Durante il XVI e XVII secolo è stato usato dai procidani come base per la pesca del tonno.
Dal 1917, invece, fu utilizzato come stabilimento industriale per il collaudo di siluri.
Negli anni 60 del novecento l'isolotto è diventato attrazione turistica, offrendo ai turisti la possibilità di ammirare reperti storici e un fondale marino da esplorare.
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