La provincia di Salerno (pruvincia 'e Salierno in campano) comprende 158 comuni. Affacciata a sud-ovest
sul mar Tirreno, confina a nord-ovest con la provincia di Napoli, a nord con la
provincia di Avellino, ad est con la Basilicata (provincia di Potenza).
Per la vastità geografica, complessità e diversificazione
del territorio, è sicuramente una delle province più varie d'Italia.
La parte a nord del capoluogo, meno estesa, si divide nella
fascia della Costiera Amalfitana (la costa meridionale della penisola
sorrentina, patrimonio UNESCO), verso est si sviluppa nel punto in cui la valle
dell'Irno sfocia verso il mare, sud-est troviamo la grande piana del Sele o di
Paestum, a sud, oltre il Sele, le vaste aree del Cilento e del vallo di Diano,
territori prevalentemente montuosi e verdeggianti di difficile accessibilità, a
lungo rimasti isolati dai principali flussi di traffico, ma di grande fascino
paesaggistico tanto da essere dichiarato parco nazionale e patrimonio UNESCO.
Il territorio, in prevalenza collinare, è ricco di corsi
d'acqua, il principale dei quali è il fiume Sele, tra le alture di rilievo,
vanno ricordate il Cervati (1898 m) e il massiccio degli Alburni col monte
Panormo (1742 m), appartenenti al Subappennino lucano; il Polveracchio (1790 m)
e l'Accellica (1660 m), appartenenti all'Appennino campano. Le valli di
maggiore dimensione sono il vallo di Diano, la valle del Sele e la val Calore.
La costa della provincia di Salerno si estende per circa 220 km, da Positano a
Sapri; la morfologia della costa è estremamente varia: la parte nord è
rappresentata dalla celeberrima costiera amalfitana, aspra e frastagliata,
dalla quale si godono panorami unici al mondo; la parte centrale è piatta ed è
caratterizzata da un'ampia ed ininterrotta spiaggia, orlata da una rigogliosa
pineta, che si estende per più di 50 km da Salerno ad Agropoli, passando per
Paestum; la parte sud, detta "Costiera Cilentana", si estende per
circa 100 km da Agropoli a Sapri ed è caratterizzata dal continuo alternarsi di
tratti aspri e rocciosi a spiagge ampie e sabbiose.
Il clima è uno dei più miti d'Italia ed è caratterizzato da
inverni tiepidi e da estati calde ma non afose.
La Provincia di Salerno, quale segno distintivo, ha un
proprio stemma e un proprio gonfalone. Lo stemma è costituito dalla Croce di
Amalfi, nota anche come Croce di Malta; ottagona, di colore bianco su sfondo
blu. Essa, con le sue punte, simboleggia le beatitudini teologali secondo San
Matteo (anche Patrono della città di Salerno, capoluogo di Provincia). Lealtà,
Pietà, Franchezza, Coraggio, Gloria ed onore, Disprezzo della morte,
Solidarietà verso i poveri ed i malati, Rispetto per la Chiesa, l’Eternità. Con
la Croce di Amalfi si intende esaltare il processo di integrazione e lo spirito
di accoglienza, assistenza ed ospitalità, tipici del popolo della Provincia di
Salerno, che ha saputo fissare leggi e consuetudini di grande valore per la comprensione
tra uomini e popoli diversi, per il superamento delle divisioni nazionali,
razziali ed ideologiche, per la tutela delle minoranze etniche e linguistiche.
Il gonfalone riproduce in campo azzurro lo stemma sormontato dalla scritta
semicircolare “Provincia di Salerno” e si completa con il nastro tricolore
(verde, bianco e rosso) annodato al di sotto del puntale.
La città di Salerno è
il capoluogo di Provincia della Campania, avendo una provincia che comprende
158 comuni e che affacciata sul Mar Tirreno, confina a nord-ovest con la
provincia di Napoli, a nord con la provincia di Avellino,ad est con la
Basilicata (provincia di Potenza). La parte a nord del capoluogo comprende la
fascia costiera (la Costiera Amalfitana).Proseguendo verso est si trova il
capoluogo,che affaccia appunto sulla piana di Paestum,da cui dista 40
chilometri. Infine, a sud, oltre il fiume Sele che attraversa l'agro,la vasta
area del Cilento,che forma la Lucania storica,territorio montuoso e
verdeggiante,ma di grande fascino paesaggistico perchè offre il Parco Nazionale
del Cilento e Vallo di Diano.A est del capoluogo c'è l'Appennino campano e il
confine con la provincia di Avellino, cui è collegata attraverso la valle
dell'Irno (il fiume da cui prese probabilmente nome il capoluogo).Sempre al
confine con gli appennini,verso sud,si apre il Vallo di Diano dove è possibile
ammirare la Certosa di Padula e le Grotte di Pertosa.
I primi insediamenti
preistorici, della provincia di Salerno conobbero un primo, formidabile
sviluppo culturale ad opera di invasori orientali, Focei e Greci. I primi
fondarono una città alla foce dell'Alento, oggi in territorio di Ascea, poi
conosciuta come Elea e successivamente Velia, che con la successiva
colonizzazione greca ospitò una delle maggiori scuole filosofiche presocratiche,
la scuola Eleatica resa celebre dalle speculazioni di Parmenide e Zenone, il
cui paradosso dovette aspettare il calcolo infinitesimale di Leibniz-Newton per
essere confutato, più di due millenni più tardi. I secondi fondarono invece,
alla foce del Sele in territorio di Capaccio, Poseidonia, oggi nota col nome
romano di Paestum. Le vestigia dei suoi formidabili templi rivaleggiano in
bellezza e condizioni di conservazione con quelle della Valle dei Templi di
Agrigento e la Selinunte della Sicilia Occidentale, e sono tra le più
importanti testimonianze architettoniche giunte fino a noi dalla Magna Grecia.
I templi, all'epoca ancor più affascinanti perché circondati da paludi
malariche, furono poi meta prediletta dei viaggiatori dell’ ottocentesco, così
importante nella cultura europea, finendo per essere raffigurati (e narrati)
dai maggiori artisti e letterati del tempo.
In epoca medievale,
Salerno fu centro benedettino di assoluto rilievo, e prima ancora ebbe un ruolo
fondamentale e propulsivo in quel processo di renovatio imperi che portò la
cultura longobarda a riproporre in Italia istituzioni e conoscenze dell'epoca
romana fino a culminare nella fondazione del Sacro Romano Impero da parte di
Carlo Magno, che del principe longobardo salernitano Arechi II fu cognato
(avendo entrambi sposato figlie del re lombardo Desiderio).
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